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Rosso: molto più che un colore

Non ho saputo resistere!

Non ho saputo resistere all’impulso di scrivere un intero post dedicato a questo colore!

Come non ho mai saputo resistere al ROSSO!

ROSSO: l’archetipo

Questo post è dedicato al colore archetipo per antonomasia: il rosso, complice un look Total Red dei Bijoux Rosa Cipria che mi ha inviato una #rosacipriagirls e gli sfavillanti red carpet del Met Gala era necessario dedicare una mia piccola digressione e riflessione su uno dei colori che hanno da sempre fatto la Storia.

 

Il MET GALA è famoso per i suoi look esuberanti e sopra le righe, ma quest’anno chi ha vinto a mani basse grazie ad una maison che di questo colore ha fatto la sua bandiera da sempre, Valentino, è Pedro Pascal che ci ha sbattuto in faccia quanto sia bello giocare con i codici della moda e quanto sia divertente non prendersi mai sul serio anche se sei un’icona sexy conclamata!

Per lungo tempo la dualità antitetica dei colori non è stata tra BIANCO e NERO bensì tra ROSSO e NERO (di questo vi parlo anche in un altro post che trovate cliccando qui). Il rosso infatti è da sempre un colore che scandisce la storia antropologica delle civiltà e, non a caso, anche le prime pitture rupestri che risalgono al Paleolitico erano proprio di questo colore; il colore del sangue, rappresentazione terrena di vita & morte.

Rosso: il MET GALA 2023

Rosso: quante cose definiamo rosse, anche se il loro colore effettivo non è questo?

Pensiamo al vino, al fuoco, questo perché da sempre nella storia dell’uomo questa è la tinta della Forza, del Bello, e del Lusso, il rosso è Coraggio, è un tono che ha tanto da dire e da raccontare.

Faccio nuovamente riferimento al MET Gala, di cui parlavo per prima per farvi notare che non è un caso che ad ogni premiere e ad ogni red carpet non manchino mai abiti neri, ma nemmeno quelli rossi, come quest’anno hanno sfoggiato Kylie Jenner e Selma Hayek.

ROSSO è BELLO sin dai Romani

Rosso è bello, ed in fondo è sempre stato così.

Per i Romani, il rosso era esaltato, mentre il blu ed il verde erano disprezzati (non solo perché forse non erano stati ancora in grado di tingere “bene” in questi toni) perché erano i colori dei Barbari, pensiamo al blu dei Celti (forse una delle poche connotazione storiche del film “ Brave Heart” che negli anni non è stata stroncata dagli studiosi).

Io, me e il ROSSO

Io il rosso l’ho sempre amato: è stato il colore del vestito che indossavo la prima volta che mi ha visto mio marito, e proprio come le matrone romane questo è il “mio belletto” preferito. Basta indossare un rossetto rosso e tutto diventa più iconico, passionale e ricco di personalità.

Per tanti anni, anzi fino a poco tempo fa, per me l’abbinamento Rosso/Nero era bandito, ed ho sempre sostenuto che la “combo” della coccinella fosse un po’ troppo violenta e facesse subito l’effetto “ballerina di flamenco”…

Quindi a leggere quello riportato nel Blasons deus Coleurs sono subito rimasta incredula:

“Il rosso, secondo Aristotele, si colloca a metà strade.
quel colore il
il bianco e il nero, a pari distanza dall’uno e dall’altro.

Eppure notiamo che si combina meglio col bianco che con il nero, a motivo della sua forte luminosità, che è simile a quella del fuoco […] Delle virtù, il rosso simboleggia
nobile lignaggio, l’onore, il valore, la generosità e la
all’amore, ma anche ardimento. È altresì il colore della giustizia… Combinato ad altri colori, li nobilita e su un indumento dà grande coraggio a chi lo porta.
Accostato al verde, il rosso è bello e significa gioventù.Col blu, saggezza e fedeltà. Col giallo avarizia.
Il rosso non si confà al nero, ma con il grigio è segno di grandi speranze. E rosso e bianco insieme sono
due bellissimi colori, simbolo delle virtù più elevate”

 

Quasi che le tonalità ci comunicassero con un linguaggio ed un essere percepite tutto loro, come una sinfonia musicale, nonostante i secoli e le civiltà differenti. La percezione che suscitava in me l’abbinamento del rosso era proprio quella descritta dalle parole che vi ho riportato sopra.

E poi è finita che anche io ho cambiato idea, e sono diventata una Lady Bug anche io, per merito di un paio di favolose slingback di Philosophy in questi due colori.

Rosso FIORENTINO

Nel Medioevo il rosso era davvero molto diffuso e richiesto: soprattutto nella mia regione, la Toscana, i tintori di questa tonalità si concentravano proprio a Firenze, non a caso il giglio simbolo della città è spesso raffigurato in rosso (tenete presente che nel Medioevo è vietato mischiare i colori e se si è tintori di un colore non si può tingere anche in altri). Le madame alla vigilia della pandemia di peste sfoggiavano in gran parte abiti di questo colore.

Da sempre apotropaico e scaccia-malocchio, dagli Egizi che nel diaspro rosso (una pietra) trovavano poteri specifici all’esoterico e anti-sfiga per eccellenza cornetto che non a caso è proprio rosso.

Rosso è semplicemente Bello

Iconografico e simbolico il rosso è un vero e proprio universo semantico anche dal punto di vista lessicale: in tante lingue si ha la stessa radice per le parole “rosso” e “bello”, basi poi riflettere su quante espressioni prendano vita proprio grazie al rimando a questo colore: “arrossire”, “mettere in rosso”, ”allarme rosso”…

Il rosso è ardimento e non a caso è uno dei colori riconosciuti come tali, da più tempo, a differenza ad esempio del rosa, che per lungo tempo è stato visto semplicemente come una sfumatura del rosso e non a caso è stato prima di tutto un colore maschile, solo in seguito grazie al marketing è divenuto femminile.

Rosso è bello, rosso è il colore più simbolico di tutti, io lo amo, in ogni stagione ed in ogni sua sfumatura, per me è davvero un non colore, capace di stare bene con tutto proprio come si dice del bianco e del nero.