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Guida definitva al Tiffany

Anni 2000

Anni 2000: la vita davvero bassa, i capelli con i frisee, il gloss brillantinato e quell’immancabile matita color tiffany, perché se avete la mia età avrete certamente vissuto gli anni in cui: se è “color Tiffany” è bello!

Da ex teen-ager degli anni 2000, e bambina incantata davanti alla matita Giotto nomenclata con il nome di “verde Paolo Veronese” , ecco il mio post su questo colore protagonista delle ultime tendenze

Verde o Azzurro?

Cosa hanno in comune le uova di un uccello e il celeberrimo brand di gioielli? Può un colore essere coperto da Copyright?

Tutte queste domande hanno come protagonista il Color Tiffany di cui vi parlo qui di seguito.

Il color Tiffany è un verde o un azzurro?

A differenza di tantissime altre sfumature che classifichiamo quasi inconsciamente in una gamma di colore piuttosto che in un’altra, la risposta alla domanda se il Tiffany faccia parte dei verdi o degli azzurri non è immediata, e come sempre, nella semantica legata al colore non c’è una risposta giusta o sbagliata perché è dettata dalla nostra percezione.

Io non ho una risposta precisa per quello che mi riguarda, ma riconosco che inavvertitamente mi capita di chiamarlo “verde-Tiffany” e soffermandomi a riflettere ho capito perché.

Da consumatrice seriale di qualunque tipo di pigmento, a lungo tempo da bambina ho colorato con le matite “Giotto Di Natura” erano quelle tutte color legno con inciso il numero ed il nome del colore nel tono della mina, e per quanto la texture non fosse abbastanza burrosa e spalmabile, le utilizzavo sempre perché quell’alchimia che si creava nell’associazione tra colore e nome era irresistibile (nelle mie amate Stabilo professional il nome del colore purtroppo non c’era…).

Tra le Giotto quella che mi dava letteralmente l’ossessione era questa numero 12, il misterioso “Verde Paolo Veronese” che creava scompiglio nella mia nomenclatura dei colori in quanto a metà tra un verde ed un azzurro, molto bello e vibrante ma praticamente assente in natura e soprattutto fautore del mio rompicapo: “ma chi è ‘sto Paolo Veronese???”.

All’epoca Google non c’era, per cui solo anni dopo ho scoperto che il signor Paolo era stato un pittore, e fino a qui anche ad intuito ci saremmo arrivati, e che era stato lo scopritore di questo verde molto intenso, tra il malachite, lo smeraldo e la giada.

Si tratta proprio di un verde molto deciso, tanto che in inglese ci si riferisce a lui come “Viridian” dal latino “viridis” appunto verde, un colore molto più fortemente vicino al verde piuttosto che all’acquamarina come quella maledetta matita Giotto, che no, non è per nulla Verde Paolo Veronese!

Tiffany, uova e gioielli.

Torniamo al Tiffany e pensiamo a quanto sia curioso il legame che c’è tra le uova ed i gioielli: sia nel caso delle uova di Fabergè che in quelle del Turdus Migratorius o merlo americano grazie alle quali si è costruita la storia del color Tiffany e dell’omonimo Brand di gioielli.

Nel 1845 il gioielliere newyorkese Charles Tiffany scelse una sfumatura più lieve di quella delle uova del merlo americano per identificare il suo brand omonimo; la scelta, si è tramandato cadde su questo colore perché la caratteristica di essere minuscole, rare e preziosissime delle uova doveva rappresentare l’unicità dei gioielli.

In realtà la motivazione effettiva è da ricercare nella moda molto diffusa tra le spose vittoriane dell’epoca di regalare ai collaboratori domestici una spilla con una pietra turchese, per cui questa pietra e soprattutto questa tinta divennero davvero molto in voga.

Ad oggi ci riferiamo a questa tinta con “Color Tiffany”, infatti la tinta ha un vero e proprio pantone di riferimento: il Pantone 1837, ed il numero non è a caso in quanto si tratta proprio dell’anno di fondazione dell’azienda, ed in alcuni stati il colore 1837 risulta essere proprio un marchio registrato del brande  protetto in esclusiva dal copyright.

Mr Tiffany ha inventato un colore, proprio come nel caso del pittore Yves Klein con il suo blue o la Nanosystem con il Vantablack (segui i miei Reels con le curiosità sui colori per saperne di più…).

Aggiungerei a questo punto che la maison che lo ha inventato si riferisce a questa tinta con “Blue Tiffany” classificandolo appunto tra gli azzurri.

Scegliere il Tiffany

Il color Tiffany si esalta abbinato a colori forti e vibranti: senza dubbio una nuances pastello molto raffinata che è immancabile nei Party Dress e nei Look da Cerimonia.

Un colore che comunica calma, pace, tranquillità e ricercatezza, sensazioni che risuonano anche in me potenti alla vista di questo colore e che me lo fanno annoverare tra quelle tinte che anche se non indosso, mi colpiscono ed affascinano.